La gravidanza è un momento particolarmente delicato nella vita di una donna durante il quale insorgono cambiamenti anatomici, fisiologici, ormonali e psicologici. I disturbi del sonno sono molto frequenti, fino all’80% delle gestanti li lamenta.
Alcune condizioni come l’aumento del peso, la riduzione della capacità funzionale residua da risalita del diaframma in particolare in fase avanzata di gravidanza, la riduzione delle vie aeree per effetto ormonale favoriscono l’insorgenza di Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) a volte anche associata a Sindrome da obesità ipoventilazione.
L’OSAS mediante ipossia induce stress ossidativo, attivazione di citochine infiammatorie e disfunzione endoteliale con possibilità di sviluppo di preclampsia nota anche come gestosi o tossiemia gravidica; la preclampsia è una sindrome caratterizzata dalla presenza di ipertensione arteriosa, proteinuria ed edemi dopo la ventesima settimana di gestazione in donne precedentemente normotese.
Questa condizione può evolvere in eclampsia, patologia potenzialmente letale, caratterizzata da crisi epilettiche generalizzate convulsive. L’OSAS espone inoltre al rischio di diabete gestazionale mediante ipossia e frammentazione del sonno con alterazione metabolica e disfunzione dell’asse ipotalamo-ipofisario.
E’ quindi doveroso sottoporre le donne in gravidanza a controllo clinico e a scale di screening per valutare la necessità di esecuzione di poligrafia notturna anche con elettrodi sui tibiali anteriori per valutare eventuale coesistenza di movimenti periodici degli arti (PLMs), anche questi impattanti la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
I PLMs si associano spesso a Sindrome delle Gambe senza riposo (RLS), condizione frequente nell’ultimo trimestre di gravidanza. La patogenesi della RLS in gravidanza non è ancora del tutto compresa, diverse ipotesi sono state avanzate (familiarità, bassi livelli di ferro circolante e ferritina, vitamina D, fattori ormonali).
Quello che si vede spesso è la remissione dei sintomi dopo il parto; ma a volte può anche diventare cronica. Cambiamenti fisici, ormonali e psichici inducono anche la comparsa di insonnia.
Durante il primo trimestre di gravidanza prevale l’azione sedativa del progesterone con quadri di eccessiva sonnolenza, mentre successivamente si assiste ad una riduzione dell’efficienza del sonno con aumento degli estrogeni. In particolare si verifica un quadro di instabilità emotiva. Tale condizione va trattata per evitare lo sviluppo di alterazioni dell’asse timico nel post-partum.
I disturbi del sonno, quindi, svolgono un ruolo essenziale durante la gravidanza e vanno correttamente trattati.
L’OSAS può determinare ipertensione gravidica, preclampsia-eclampsia, diabete gestazionale nella madre, a ritardo di crescita, nascita pretermine e altre complicanze al feto. Anche il disturbo del movimento sonno relato RLM-PLM si associa all’aumento di prevalenza di tali condizioni.
L’insonnia oltrechè determinare disregolazioni cardiovascolari e metaboliche si associa allo sviluppo di disturbi psichici nel post-partum.
Più di quanto si pensa le patologie psichiche durante questo periodo sono frequenti con conseguenze importanti su donna, famiglia, partner, nascituro.
E’ doveroso quindi sensibilizzare la popolazione medica e non medica dell’esistenza di particolari quadri clinici relati alla gravidanza per una corretta gestione.
E’ di fondamentale importanza rivolgersi a specialisti per le problematiche terapeutiche inerenti la gravidanza-allattamento. Sappiamo infatti che non tutti i farmaci possono essere assunti, in particolare per effetti teratogeni e passaggio nel latte materno.